Mancano pochi giorni all’inizio della vendemmia 2014 a Maso Martis. Come tutti i vignaioli d’Italia sanno, questa sarà una raccolta particolare, dopo un’estate atipica. Presto vedremo i primi risultati del nostro lavoro e impegno per mantenere la sanità dei vigneti, nonostante un tempo avverso, che non sempre ci ha sorriso. Nell’aria – tra le nostre campagne sulla collina di Trento – si respira comunque l’attesa e l’ottimismo per questo evento, oltre che l’emozione per il ripetersi dell’antico rito della tradizione contadina. Un connubio di sensazioni uniche, che fanno ricordare a Madame Martis una famosa storica poesia…
Il primo giorno di vendemmia: il “dì di festa”
“…ornare ella si appresta dimani, al dí di festa …”*
Per un vignaiolo, l’inizio della vendemmia è un giorno emozionante – che racchiude mille impressioni, a volte contrastanti, difficili da descrivere a parole. Lo avverto osservando Antonio, ma anche Andrea, Matteo e tutto lo staff di Maso Martis. I movimenti sono precisi, i controlli nel vigneto minuziosi, il loro sguardo sembra sempre tendere all’infinito, verso il vino e lo spumante TrentoDoc che verrà. Ho visto lavorare tutto il team ogni giorno in campagna, a qualsiasi ora. Con passione e dedizione, e condizioni climatiche a volte avverse, hanno dato il massimo e fatto del loro meglio per garantire la sanità del vigneto.
Io, Roberta, Alessandra e Maddalena ci sentiamo spettatrici di questo rito “dell’attesa” , che si ripete ogni anno in maniera diversa, regalandoci tutte le volte sensazioni mai uguali.
Le viti invecchiano, i saperi si arricchiscono
“Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella (…) e novellando vien del suo buon tempo”*
Non è una frase fatta: la vendemmia è ogni volta diversa . Le vigne di Maso Martis invecchiano, il clima influenza la terra e il momento del raccolto, i saperi dello staff dell’azienda agricola in Trentino si arricchiscono. Ogni anno, di generazione in generazione, da contadino a contadino, vengono tramandate le conoscenze e i consigli per la vendemmia perfetta. Allora come oggi, la raccolta viene compiuta rigorosamente a mano, con l’“orel”, uno speciale imbuto che permette di raccogliere l’uva, preservando l’integrità e la qualità di ogni chicco. Il terreno, il clima, la salubrità delle viti: per Maso Martis è importante che ogni bottiglia rispecchi l’annata nella quale è stata prodotta.
La riunione della famiglia “allargata” Maso Martis
“I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta…”*
La vendemmia è una festa contadina: tutto lo staff di Maso Martis e la famiglia Stelzer si riunisce per raccogliere i grappoli a pieno ritmo, e proteggere le uve. Mai un momento di stanchezza o di tensione: tutti si impegnano al massimo per fare del loro meglio e dare il proprio contributo ad ogni singola bottiglia che verrà. E’ un lavoro – ma non è un lavoro: è prima di tutto passione, è amore per la propria terra, è orgoglio per le uve coltivate e per il team di lavoro creato.
L’orgoglio e la speranza per le bottiglie che si stapperanno
“Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia”*
Tra poco l’attesa svanirà, e sarà ufficialmente il momento della vendemmia 2014. Antonio e Roberta si occupano insieme degli ultimi preparativi: tutto lo staff è stato avvisato, le ceste e gli imbuti sono sul trattore, il cortile di Maso Martis è pronto per il grande pranzo dopo la raccolta. La poesia tra i vigneti a Maso Martis continuerà… con un occhio sempre attento alle novità sulle previsioni meteo 😉
Madame Martis
Leopardiana per un giorno
*tratto da “Il sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi